Un vademecum per l’accesso sicuro e sano dei minori nel mondo online, scritto sulla base delle esperienze di genitori, insegnanti, educatori milanesi. È l’obiettivo del “Patto educativo digitale della città di Milano“. L’iniziativa, promossa dall’Università degli Studi di Milano-Bicocca e dall’Amministrazione comunale, si apre alla città con un ciclo di eventi pubblici, a cui si potrà assistere presso la Fabbrica del Vapore e in streaming.
A febbraio si è svolta la fase iniziale di confronto con insegnanti, genitori e alunni di cinque istituti comprensivi. Ora il progetto, presentato durante la Milano Digital Week dello scorso novembre, entra nel vivo con incontri informativi per condividere gli obiettivi, i risultati della fase esplorativa e il parere di esperti.
Con il titolo “Digitale a scuola e in famiglia: ci diamo delle regole?”, nel primo appuntamento in programma sabato 25 marzo alle 10.30 si parlerà dell’impatto del digitale sui minori sotto il profilo sociale e psicopedagogico.
Il 29 aprile, alla stessa ora, si esamineranno gli effetti sul benessere e sulla salute. Il 6 maggio si affronteranno gli aspetti giuridici e relativi alla sicurezza. Le conclusioni faranno da base per la successiva fase del progetto che, fra maggio e giugno, prevede una rilevazione con un questionario alle famiglie con minori e ai docenti della città di Milano.
Anna Scavuzzo: “Riflessione sempre più attuale”
«La riflessione sul rapporto tra bambini e bambine e digitale è sempre più attuale, oggetto di dibattito per tutta la comunità educante – sottolinea la vicesindaco e assessore all’Istruzione Anna Scavuzzo -. Gli strumenti digitali sono infatti oggi parte della vita quotidiana anche delle bambine e dei bambini. E’ fondamentale che il confronto pubblico di specialisti e Accademia si apra al dialogo con le famiglie, i genitori, la scuola e le altre istituzioni formative. Nell’ambito del progetto Musa si potranno quindi costruire percorsi per arrivare insieme a proposte educative, strumenti concreti di attività, attenzioni e indicazioni utili sia alle famiglie sia ad educatori e insegnanti».
Layla Pavone: “Arrivare a documento di raccomandazioni sull’educazione digitale di bambini e preadolescenti”
«Lo scopo – spiega Layla Pavone, coordinatrice del Board per l’innovazione e la trasformazione digitale del Comune di Milano – come anticipato nella presentazione al pubblico dell’iniziativa, in occasione della Milano Digital Week, è arrivare a un documento di raccomandazioni sull’educazione digitale di bambini e preadolescenti, scritto in modo partecipato ed espressione dell’intera comunità cittadina. È una esigenza che ci è stata presentata da più parti in città, in particolare da gruppi di genitori. L’idea di partenza è che uno sforzo comune di convergenza su alcune indicazioni e scelte concrete possa aiutare le famiglie, e in generale coloro che sono coinvolti nei processi educativi, per l’ingresso graduale dei figli nel mondo online».
Suggerimenti sull’età minima per il primo smartphone e per la navigazione autonoma in rete, sui limiti all’uso dei social da parte dei bambini, sulle richieste della scuola per i compiti a casa da svolgere in rete, sono fra gli obiettivi del progetto.
Marco Gui: “Necessario uno sforzo condiviso per fare sistema in aiuto dei genitori”
«È sempre più evidente che la digitalizzazione – osserva Marco Gui, docente presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Milano-Bicocca e direttore del centro di ricerca ‘Benessere Digitale’ – sta rendendo più complesso il compito educativo, a scuola e in famiglia, per i rischi legati all’utilizzo precoce dei dispositivi digitali, in termini sia di sicurezza sia di salute. Molto spesso i genitori si sentono impreparati a questo compito, per mancanza di nozioni tecniche ma anche perché forti pressioni sociali e commerciali rendono difficile fare scelte adeguate, in un contesto in cui a volte tutto sembra inevitabile. Sono già molte le iniziative su questi temi, ma una riflessione veramente collettiva non è stata ancora fatta. Mancano indicazioni su tematiche concrete per supportare le famiglie. Serve uno sforzo condiviso per fare sistema in aiuto dei genitori, fornendo loro indicazioni e strumenti per affrontare una delle sfide educative più impegnative dei nostri tempi. Milano, avanguardia della trasformazione digitale, può guidare l’innovazione anche su questo fronte.»
Gli eventi si potranno seguire in diretta streaming e potranno essere rivisti all’indirizzo www.youtube.com/@pattoeducativodigitale.
Dopo ogni incontro sarà possibile partecipare alla discussione attraverso la piattaforma partecipaMi: www.partecipami.it/pattoeducativodigitale.
L’iniziativa è nell’ambito del progetto Musa (Ecosistemi dell’Innovazione) e in particolare risponde ad uno degli obiettivi principali dell’area di intervento (Spoke 6) rivolta a rendere più inclusive ed accessibili le tecnologie innovative ed emergenti. Collaborano al progetto i genitori di “Aspettando lo smartphone”, Sicupp Lombardia, la Scuola del Corpo della Polizia Locale, ATS Milano, Ufficio Scolastico Territoriale di Milano, Corecom Lombardia, l’Ufficio Scuole Aperte, il Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, l’Osservatorio per il contrasto al bullismo e cyberbullismo.
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