In un momento in cui il tema della energia e della sostenibilità economica stentano ad andare d’accordo, (re)esistono imprenditori che sul territorio investono, e investono con saggezza.
E’ il caso dell’Azienda agricola della Famiglia Mazzetti di Gallignano (Cremona), che ha investito mezzo milione di euro per realizzare una vasca post-fermentazione a valle del biodigestore esistente”. La famiglia Mazzetti, nota anche per la sua filantropia, è particolarmente orgogliosa di questo risultato che ha richiesto un lungo iter.
“Questo sistema consente di aumentare i tempi di ritenzione dei materiali in ingresso nel biogas, consentendo di alimentarlo esclusivamente a refluo zootecnico”, ha affermato il titolare. Già 10 anni fa l’azienda di Gallignano di Soncino (CR), una delle storiche e più grandi realtà imprenditoriali in questo campo del Cremonese, ha deciso di creare un impianto di digestione anaerobica della potenza di 380 KW per la produzione di biogas, che si sono affiancate a 400 KW di impianti a solare.
Nonostante gli alti e bassi del settore primario, la Mazzetti ha deciso 5 anni fa di intraprendere un importante investimento, con l’obiettivo di sostituire 15 tonnellate di insilato di mais al giorno (quasi il 30% dell’alimentazione dell’impianto) con 40 metri cubi di letame.
La nuova vasca, dotata di un sistema di ricircolo delle matrice, potenzia al massimo la resa energetica. Data la densità di allevamenti presenti in questa zona, vulnerabile ai nitrati, il maggior quantitativo di liquame è facilmente reperibile sul territorio. L’azienda ha partecipato al PIA – piano integrato area Oglio-Serio coordinato dalla Dott.sa Mazzoleni, finanziato dalla Regione Lombardia. L’intervento è stato realizzato dall’azienda Iceb f.lli Peveroni e l’operazione finanziaria – che ha coinvolto Banca Popolare di Sondrio, Bcc di Caravaggio e la BCC di Milano – è stata coordinata dalla Promis Sgi srl di Milano.
Marcello Menni