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Scuola per ciechi di via Vivaio, la protesta: “No al trasferimento di un’eccellenza milanese”

Piattaforma Milano dice no con forza al trasferimento della scuola media di via Vivaio 7. L’istituto è frequentato da 245 alunni, 45 dei quali hanno una disabilità certificata in base alla legge 104, 6 sono in sedia a rotelle, 22 sono ciechi o ipovedenti e 17 hanno disturbi specifici dell’apprendimento riconosciuti.

I FATTI
La vicenda risale allo scorso 31 dicembre. Alla scadenza del contratto d’affitto dell’istituto dei Ciechi, il Comune di Milano ha ritenuto di non procedere al rinnovo perché troppo oneroso. Dopo un confronto su varie proposte, ha deciso di spostare la scuola in un altro edificio, in viale D’Annunzio. I genitori degli alunni e la dirigente d’istituto Laura Lucia Corradini non hanno accettato il trasferimento. Essi ritengono la nuova sede inadeguata al proseguimento del progetto d’inclusione della scuola. I genitori stanno valutando anche di presentare una causa civile contro l’amministrazione, accusandola di discriminazione per motivi di disabilità.

I NODI DELLA NUOVA SEDE
Di seguito i principali motivi per i quali il nuovo edificio non è considerato appropriato, dalle famiglie e dall’istituto.
– Viale D’Annunzio è molto trafficato e pericoloso per chi ha disabilità;
– la struttura è a U, a tre piani e con un solo ascensore, un impedimento per chi ha disabilità motorie e sensoriali;
– i bagni sono troppo distanti dalle classi;
– manca un cortile e un ingresso adeguato agli studenti con difficoltà motorie;
– non c’è un auditorium, fondamentale per una scuola a indirizzo musicale e con molte attività di laboratorio.

LA POSIZIONE DI PIATTAFORMA MILANO
In occasione della prima riunione del nuovo Direttivo di Piattaforma Milano eletto dai soci lo scorso 9 maggio, i membri del coordinamento politico hanno deciso di avviare l’azione dell’associazione su un’emergenza assoluta per la città. Il Direttivo chiede al Comune di rivedere immediatamente la propria decisione e di valutare soluzioni diverse da quella del trasferimento in Viale D’Annunzio 15. Si richiede altresì di riaprire subito un tavolo di confronto e condivisione. Del resto un altro fatto incontrovertibile spinge a muoversi con urgenza: la scuola di Via Vivaio è un’eccellenza italiana in tema di inclusione perché accoglie il più alto numero di alunni con disabilità, e per gli ottimi livelli di apprendimento che ottiene con il proprio progetto educativo e sociale (dimostrato dai risultati delle prove Invalsi che si attestano sopra la media nazionale).

LE PAROLE DI PASOLINI E FERRARO
“Pur comprendendo le motivazioni economiche del Comune di Milano,” afferma il dirigente scolastico Roberto Pasolini, vicepresidente di Piattaforma Milano, “pensiamo che tale decisione debba essere preceduta da un’ulteriore analisi e riflessione che coinvolga anche le famiglie. Bisogna tener conto della particolarità delle esigenze, anche strutturali, cui una nuova sede deve rispondere affinché gli studenti non abbiano danni educativi e possano proseguire il percorso formativo intrapreso, come è loro diritto avere”.
Conclude Carmelo Ferraro, Presidente di Piattaforma Milano: “La scuola è una delle eccellenze formative e sociali di Milano e per evitare le gravi conseguenze di questa scelta sugli studenti ipovedenti e disabili, noi ci impegneremo per coinvolgere la città e le istituzioni per rilanciarla ulteriormente e non di certo per consentire che venga penalizzata per un risparmio economico. Faccio appello al buon senso dell’assessore al Sociale del Comune e al Sindaco e alla Vice sindaca perché blocchino immediatamente l’operazione e decidano per una tempistica diversa che permetta una valutazione attenta utile ad evitare una ‘soluzione affrettata’. Questi studenti meritano attenzione e non di vivere in condizioni di discriminazione”.

Giuseppe

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