“Negli occhi dei bambini si vedeva la felicità”. Così un motociclista degli Iron Eagles Hangaround Club ha descritto l’emozionante momento della consegna del cibo e dei beni di prima necessità alla popolazione ucraina.
La raccolta è stata promossa dalla Protezione Civile di Cinisello Balsamo e proprio grazie agli Iron Eagles tutto è stato portato direttamente (senza intermediari di alcun tipo) in Polonia, al confine con lo Stato da diverse settimane sotto attacco della Russia.
Cittadini, aziende e attività commerciali di Cinisello (e di altre città) non si sono tirate indietro, ma al contrario hanno voluto manifestare concretamente la propria vicinanza a un popolo lontano solo geograficamente.
A testimonianza di un affetto smisurato, altri beni verranno inviati.
L’impegno della Protezione Civile non si esaurisce qui perché la sede di via Giolitti 1 è il centro di raccolta e di distribuzione, designato dal Comune, di quanto serve agli ucraini arrivati in Italia.
A tal proposito un volontario ha riferito un episodio emblematico accaduto nei giorni scorsi: “Ci troviamo abbastanza vicini all’aeroporto di Bresso: un bambino ucraino appena ha visto un aereo in cielo si è nascosto e ha cercato protezione dietro uno di noi. Evidentemente temeva che il velivolo potesse sganciare una bomba, come avviene nel suo Paese”. Nel racconto è contenuta tutta l’atrocità della guerra: il conflitto rende drammatica una fase della vita che per definizione dovrebbe essere serena e spensierata.
In questa circostanza aiutare significa anche contribuire a scacciare e rendere meno spaventosi mostri purtroppo reali.
Giorgio Meroni