Intervista rilasciata da Carmelo Ferraro, Direttore dell’Ordine degli Avvocati di Milano e presidente di MI’mpegno, al sito de “Il Giornale d’Italia” il 12 aprile
La fine dello stato di emergenza è ormai alle porte. Cosa ci porteremo dietro di questi due anni di pandemia?
“Da pochi giorni finalmente sono cambiate le disposizioni legate al Covid, meno restrizioni, più libertà ma anche tanto senso di responsabilità. Se non abbiamo fatto tesoro fino ad oggi di tutte le buone norme di comportamento verso noi stessi e gli altri a poco varrà questo allentamento delle misure. Ora è tutto nelle nostre mani. Le misure sanitarie sono state adottate e la scienza ha fatto la sua parte. Dopo grandi sacrifici ora sappiamo come ci dobbiamo comportare per evitare che dall’influenza si torni alla Pandemia.
Prenderci cura di noi stessi, dei prossimi, del Sistema Sanitario, usare sempre prudenza e gentilezza. Questo è il modo di esprimere la Gratitudine per esserne usciti”.
Eppure lo spettro della guerra in Ucraina…
“Pensavamo di uscire dall’emergenza sanitaria ed entriamo in un altro stato di crisi, ancora più grave. Ormai siamo e dobbiamo convivere con una situazione di cronica emergenza e incertezza. Per ragioni differenti viviamo criticità simili e dobbiamo affrontare la quotidianità con molta consapevolezza e nessuna superficialità, equilibrio nei comportamenti e fermezza nel giudizio. Guerra, violenza, nuova crisi economica alle porte, in sintesi debolezza del sistema che fin qui abbiamo vissuto e costruito. Anche le recenti misure economiche (PNRR) sembrano già tutte da rifare.
Oggi è necessaria una ferma condanna attiva della guerra e di ogni tentativo di allargare il conflitto; non c’è nessuna speranza nell’uso delle armi, in questa folle militarizzazione. Se non recuperiamo il valore della sacralità della vita, e il senso di appartenenza alla grande comunità umana il futuro realmente sarà difficilissimo”.
E gli aiuti umanitari?
“Come faremo a prenderci cura dell’altro, ora che l’altro viene da un paese che non è così lontano, che ha bisogno di noi per ragioni diverse dal Covid, ma che riguardano sempre la vita, la tutela di diritti. In questi giorni la vera sorpresa è l’ondata di solidarietà che si è risvegliata, a volte scomposta, ma sicuramente sincera e positiva. Colpisce la grande mobilitazione di associazioni, movimenti, comitati, prima ancora delle Istituzioni; tutti i gesti degli italiani che si mettono a disposizione per accogliere, aiutare e anche partire. Colpisce ancora di più il popolo polacco pronto ad aprire i confini, le stazioni, le case per accogliere senza se e senza ma milioni di fuggiaschi. Ecco l’elemento di stupore da cui ripartire: cominciare a vedere “dal basso” un’Europa dei Popoli unita, nella quale essere fratelli è la base comune”.
Comunicato Stampa FIALS Lombardia accoglie con favore l’approvazione della Legge 13 novembre 2024, n. 137,…
Un’area ricca di biodiversità funzionale, con spazi verdi per ridurre le isole di calore e…
"MI’mpegno Giovani, una rete per costruire il futuro". L’evento organizzato dall'associazione MI'mpegno, presieduta da Carmelo…
Milano è una città che non smette mai di reinventarsi e di trovare nuove modalità…
Sarà avviata a Pavia la sperimentazione del "braccialetto anti-aggressioni" per proteggere medici e infermieri dalle…
Si è tenuto giovedì 24 ottobre presso l’Ambrosianeum di Milano il convegno "Autonomia differenziata: tra…