Partner

Milano Green Week e il ruolo del PolisMaker: Linee Guida ONU per le Smart Cities

Milano dal 26 al 27 settembre ha organizzato la Green Week, celebrando la sua vocazione ambientale.
Nel frattempo, a livello internazionale, Milano ha altri protagonisti.
Anche se non è stato diffuso dalla stampa il professor Santiago Caprio del PolisMaker del Politecnico di Milano è un importante attore nella definizione delle nuove International Guidelines on People-Centred Smart Cities, sviluppate sotto l’egida dell’UN-Habitat, l’agenzia delle Nazioni Unite specializzata in sviluppo urbano sostenibile.
Queste linee guida, che saranno presto completate, mirano a colmare il vuoto normativo globale sulle città intelligenti anche in ambito ambientale, spostando il focus su un approccio centrato sulle persone.

A livello mondiale, si sta infatti riconoscendo la necessità di fare delle città non solo luoghi efficienti e tecnologicamente avanzati, ma anche spazi inclusivi, sicuri e resilienti. Il professor Caprio, noto urbanista e codirettore del Master PolisMaker al Politecnico di Milano, è una delle voci più autorevoli su questo fronte. La sua visione per una smart city non solo tecnologicamente avanzata, ma anche umanistica, risuona nel progetto che punta a mettere le persone – e non solo l’efficienza – al centro delle politiche urbane.

Le Smart Cities del futuro: oltre la tecnologia, al centro le persone

Il programma delle Nazioni Unite non si limita a promuovere l’uso della tecnologia nelle città, ma si concentra sull’inclusione sociale, ponendo particolare attenzione alle comunità più vulnerabili e marginalizzate. In un mondo in cui la digitalizzazione rischia di creare nuove esclusioni, le linee guida propongono un modello di città che abbracci tutti i cittadini, indipendentemente dall’accesso alle risorse tecnologiche.

L’esperienza del PolisMaker in questo campo è fondamentale: il suo approccio multidisciplinare, che unisce urbanistica, tecnologia e sostenibilità, ha contribuito alla stesura di queste linee guida, che cercano di superare il semplice concetto di Smart City per abbracciare quello di Care City. Le Care Cities non solo ottimizzano l’efficienza e le risorse attraverso le tecnologie, ma promuovono la cura delle relazioni umane e l’inclusione sociale. È un paradosso delle città moderne: la tecnologia promette di far risparmiare tempo, ma allo stesso tempo rischia di privare gli individui del tempo per le relazioni e la riflessione.

Milano e la Rete Internazionale: il contributo del PolisMaker e la Summer School della Rete Laudato Si’

Il PolisMaker si è già distinto  per il suo contributo a iniziative internazionali come la Summer School della Rete Laudato Si’. Tenutasi pochi giorni fa nella Valle di Blenio, in Alto Ticino, la Summer School di quest’anno ha affrontato il tema dell’accelerazione sociale e delle sue implicazioni per la vita umana, approfondendo il rapporto tra spazio urbano e benessere spirituale e sociale. Il PolisMaker, grazie al suo contributo multidisciplinare, ha portato in questo contesto una riflessione sulla necessità di creare città che non solo siano intelligenti, ma anche vivibili e sostenibili, capaci di rallentare il frenetico ritmo della modernità.

Il professor Markus Krinke ha esplorato il concetto di rapidación, un’accelerazione sociale descritta da Papa Francesco nella sua enciclica Laudato Si’. Il dibattito ha sottolineato le contraddizioni di una società che, pur guadagnando in efficienza tecnologica, rischia di perdere la propria dimensione umana. È qui che l’intervento dell’ingegner Frunze, del programma PolisMaker, si inserisce: Frunze ha proposto una visione di città che, oltre a essere funzionali, siano centri di relazioni umane e qualità della vita.

Mentre Milano continua a celebrare eventi come la Green Week, è grazie a istituzioni come il PolisMaker e a figure come Santiago Caprio che la città si ritrova protagonista nelle sfide globali del futuro urbano. Il contributo alla definizione delle International Guidelines on People-Centred Smart Cities rappresenta una pietra miliare nel dibattito su come le città del futuro debbano essere progettate: non solo per ottimizzare risorse, ma per promuovere una vita urbana più umana, sostenibile e inclusiva. È una sfida ambiziosa, ma che Milano, con il suo impegno internazionale e accademico, è pronta ad affrontare.

di Marcello Menni

Giuseppe

Recent Posts

Donne costruttrici di pace in Medio Oriente: le testimonianze dirette di attiviste e negoziatrici

Rita Brudnik-Erlich, coordinatrice dei progetti di Women Wage Peace, dal 2014 il più grande movimento…

20 ore ago

MI’mpegno con Croce Rossa per il supporto sociale e il soccorso inclusivo

Sabato 12 ottobre la caserma dei Vigili del Fuoco di Milano (in via Messina) è…

4 giorni ago

La CorriBicocca a sostegno delle giovani pazienti affette da menopausa precoce per chemioterapia

In Italia e in Lombardia, il 66-70 per cento delle giovani pazienti oncologiche – con…

1 settimana ago

La Lezione zero di sostenibilità con Stefano Accorsi

L'Università di Milano-Bicocca organizza la Lezione Zero 2024. Al centro la sostenibilità come obiettivo e…

1 settimana ago

Politecnico di Milano, inaugurata la 15^ edizione del Master PolisMaker

Sabato 5 ottobre si è tenuta l'inaugurazione della quindicesima edizione del Master PolisMaker per la…

1 settimana ago

MI’mpegno per capire l’autonomia differenziata, tra opportunità e criticità

“Autonomia differenziata, tra opportunità e criticità”. Questo il titolo dell'evento organizzato da MI’mpegno, Associazione Mirasole,…

2 settimane ago