Rafforzare nei ragazzi e nelle ragazze, attraverso una formazione mirata, la cultura della legalità e della conoscenza dei valori costituzionali. In questo modo, evitare così anche le forme di allontanamento dal rispetto delle regole della cittadinanza. Questo lo scopo primario della formazione per Messaggeri della legalità, ideata dal Dipartimento di Scienze Economico-Aziendali e Diritto per l’Economia – DISEADE.
Responsabili del progetto, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca per promuovere la cultura della legalità ed i valori costituzionali, sono i professori Camilla Buzzacchi e Salvatore La Porta, entrambi docenti di diritto pubblico, e Quirino Camerlengo, docente di diritto costituzionale.
La formazione sarà articolata in due fasi: la prima fase, costituita da un ciclo di seminari formativi (dal 3 febbraio al 9 giugno 2023) è aperta agli studenti di qualsiasi corso di laurea dell’Università di Milano-Bicocca, e ha la finalità di consolidare le conoscenze ed i valori rispetto alle manifestazioni della mafia nella società, nell’economia, nelle istituzioni. Questi incontri rientrano nell’ambito dei percorsi Bbetween, il progetto di Milano-Bicocca per l’acquisizione di competenze trasversali, aperto a tutti gli studenti dell’Ateneo.
La seconda fase, a cui alcuni partecipanti dei seminari accederanno tramite bando, sarà imperniata su una dimensione pedagogica che fornisca gli strumenti per valorizzare gli aspetti relazionali e di prossimità, e consisterà in una Summer Camp e nella successiva testimonianza dei partecipanti in scuole secondarie superiori (anno scolastico 2023/24).
Per gli studenti che seguiranno il ciclo di seminari sarà possibile ottenere la certificazione delle competenze tramite Open Badge, acquisibile sulla base della frequenza in presenza del 70% degli incontri. Per gli studenti che verranno selezionati per la prosecuzione dell’impegno – con l’esperienza del Summer camp e della testimonianza negli istituti scolastici – sarà possibile ottenere un secondo Open Badge sulla base di una valutazione effettuata in sede di Summer camp e un giudizio espresso dai tutor responsabili del progetto a conclusione dell’attività effettuata nelle scuole superiori di grado secondario.
L’obiettivo ultimo è che gli studenti possano diventare veicolo di trasmissione e protagonisti di testimonianza presso le scuole superiori, dove si registra il più elevato tasso di abbandono, e dunque alto è il rischio di essere reclutati dalle organizzazioni criminali.
«La sfida che affrontiamo con questo progetto – sottolinea Camilla Buzzacchi, una delle responsabili del progetto – è di lavorare sulla cultura della legalità e sul senso dell’appartenenza ad una comunità nazionale: è una cultura che, se costruita in via preventiva e con un adeguato lavoro educativo, può condurre al consolidamento di una sana consapevolezza dei giovani come cittadini che vivono nella quotidianità i valori della Costituzione repubblicana».
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