Espansione dei Poliambulatori Privati a Milano, l’appello del segretario FIALS Nobile

La città di Milano vede una rapida espansione dei poliambulatori privati, con oltre 100 strutture già operative e progetti ambiziosi che prevedono una crescita fino a oltre 300 poliambulatori entro il 2030. Tra i brand più noti, Gruppo San Donato, Centro Medico Santagostino, Centro Diagnostico Italiano e Multimedica stanno guidando questa crescita, delineando un futuro con una forte presenza della sanità privata.

Mauro Nobile, Segretario Generale Fials Milano, il sindacato più rappresentativo del settore sanitario in città, esprime preoccupazione per la disparità crescente tra il settore privato e quello pubblico. “È innegabile che i gruppi privati stiano rapidamente e legittimamente espandendo la loro presenza con progetti ambiziosi. Tuttavia, ciò che desta preoccupazione è il passo decisamente più lento con cui procede il settore pubblico, particolarmente nei servizi di prossimità e medicina territoriale”, dichiara Nobile.

La situazione è resa ancora più critica dal contrasto evidente tra le sole 12 case della comunità già operative e i piani di espansione del settore privato. “Questo non solo evidenzia una disuguaglianza di accesso alle cure, ma solleva anche questioni fondamentali sulla sostenibilità di un modello sanitario universale,” continua Nobile. “È imperativo che il settore pubblico riceva il supporto necessario, inclusi adeguati finanziamenti dal PNRR, per potenziare la sua capacità di offrire servizi sanitari accessibili e di qualità a tutti i cittadini”.

Nobile lancia un appello urgente alle istituzioni affinché intervengano concretamente per prevenire che la sanità diventi un settore completamente dominato dal privato. “Questo scenario richiede un intervento urgente e mirato per riequilibrare il sistema, rafforzando il settore pubblico per assicurare che nessun cittadino sia lasciato indietro. In qualità di rappresentante sindacale, esorto le istituzioni a prendere provvedimenti concreti per garantire che la salute rimanga un diritto universale” conclude Nobile.