Nel buio della guerra brillano due stelle di solidarietà e hanno i nomi di Stefano Torelli e Daniele Bellofiore (rispettivamente a destra e a sinistra nella prima foto). Sono volontari e protagonisti già di tredici missioni benefiche in Ucraina, nelle zone più colpite dal conflitto, dove hanno portato vestiti, cibo, medicine e prodotti per l’igiene. Inoltre si sono occupati di trasportare oltre 100 rifugiati ucraini in Italia o verso altre tappe intermedie.
“Tutto è nato circa un anno fa – racconta Stefano a Rumore Sociale – a marzo 2022. Sono rimasto sconcertato da quanto stava accadendo e ho cercato il modo per offrire il mio contributo. Grazie a una ricerca sul web mi sono imbattuto nella pagina Facebook di Daniele, che stava organizzando la prima missione. L’ho contattato e da quel momento si è messa in moto una grande macchina. Dobbiamo ringraziare i nostri contatti privati, indispensabili per il supporto a livello operativo e umano, e il mondo delle associazioni.
Come sono avvenute materialmente queste missioni e cosa avete trovato in Ucraina?
“Nelle prime due abbiamo usato le nostre auto per comprendere bene come operare al meglio in seguito. Quindi ci siamo affidati a furgoni a noleggio. La situazione è sconvolgente: solo recandosi in quei luoghi si può capire… Abbiamo visto abitazioni, palazzi, scuole, ospedali e centri culturali distrutti; non avevamo quasi la forza di parlare perché un nodo ci stringeva la gola dopo aver visto tutta questa devastazione e morte. La straordinaria umanità e il calore degli amici ucraini, che ci hanno ospitato e guidato, ci hanno dato la forza di andare avanti e di guardare sempre al dopo, all’organizzazione di altri interventi sul campo. Mettiamo tutto l’impegno e il cuore nel conciliare i nostri lavori e questa attività”.
Come sta procedendo l’ultima missione?
“Bene, io fornisco assistenza dall’Italia perché ero impossibilitato a recarmi in Ucraina. Daniele sta provvedendo alla consegna degli alimenti e alla documentazione dai luoghi in cui si combatte. Ogni volta ci sforziamo di individuare le esigenze principali per preparare i viaggi successivi, modificando se necessario l’organizzazione. I nostri amici ucraini, comprese le forze dell’ordine, ci aiutano ad approfondire e arricchire le conoscenze materiali e umane”.
A distanza ormai di un anno è cambiato qualcosa in Ucraina?
“La gravissima emergenza permane e il bisogno di aiuto è fortissimo come prima. Il futuro? Non sappiamo, non si riesce a fare previsioni. Quel che è certo è che noi ci saremo sempre finché le circostanze lo richiederanno. La solidarietà italiana è stata notevole. Tuttavia nelle ultime settimane abbiamo assistito a una tendenza pericolosa: cioè al diffondersi, naturalmente in buona fede, dell’idea di un’emergenza meno intensa. Non è affatto così: serve tutto l’aiuto possibile”.
A tal proposito è attiva sulla piattaforma gofundme.com la raccolta fondi per le prossime missioni: come “ricompensa”, a coloro che hanno donato verrà regalato un cadeau, un cuore realizzato da persone vicine a Stefano e Daniele (visibile nell’ultima foto di seguito).
Giorgio Meroni
Comunicato Stampa FIALS Lombardia accoglie con favore l’approvazione della Legge 13 novembre 2024, n. 137,…
Un’area ricca di biodiversità funzionale, con spazi verdi per ridurre le isole di calore e…
"MI’mpegno Giovani, una rete per costruire il futuro". L’evento organizzato dall'associazione MI'mpegno, presieduta da Carmelo…
Milano è una città che non smette mai di reinventarsi e di trovare nuove modalità…
Sarà avviata a Pavia la sperimentazione del "braccialetto anti-aggressioni" per proteggere medici e infermieri dalle…
Si è tenuto giovedì 24 ottobre presso l’Ambrosianeum di Milano il convegno "Autonomia differenziata: tra…