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Casa, comunità e futuro: ripensare l’abitare a Milano

Proprio mentre proseguono i confronti e le polemiche sul “Salva Milano”, il 18 gennaio si è tenuta una mattinata di studio dedicata al tema dell’abitare e del futuro della città, organizzata da MI’mpegno in collaborazione con il Master PolisMaker del Politecnico di Milano. L’evento, intitolato “Casa, comunità, futuro: ripensare l’abitare a Milano”, ha riunito esperti, amministratori e rappresentanti delle istituzioni, offrendo spunti di riflessione su sostenibilità, economia urbana e trasformazioni sociali.

“Un incontro per costruire visioni comuni”
Ad aprire i lavori è stato l’avvocato Carmelo Ferraro, presidente di MI’mpegno, che ha sottolineato la necessità di un approccio inclusivo e visionario. “La casa non è solo un bene materiale, ma il fulcro di una comunità e della qualità di vita. Con questo incontro vogliamo favorire un confronto che non si limiti all’analisi dei problemi, ma che individui proposte concrete. È solo dal dialogo tra istituzioni, accademici e cittadini che possono nascere soluzioni sostenibili e condivise”, le sue parole.
Ferraro ha ringraziato il Master PolisMaker del Politecnico di Milano per l’ospitalità e ha richiamato l’attenzione su alcune delle principali sfide di Milano: “I costi insostenibili dell’abitare, la qualità dell’aria e la viabilità congestionata sono problemi che toccano tutti. È nostro dovere lavorare insieme per rendere la città accessibile e vivibile per ogni cittadino.”

Gli interventi dei politici
Guido Bardelli, Assessore alla Casa del Comune di Milano, ha illustrato la strategia comunale per il 2030, evidenziando le politiche abitative per affrontare il crescente squilibrio del mercato immobiliare. “Dobbiamo garantire case accessibili per tutti, senza dimenticare la sostenibilità e il diritto alla dignità abitativa,” ha affermato.
Alessandro Cattaneo, Parlamentare ed ex Sindaco di Pavia, ha analizzato il ruolo degli interventi statali, con particolare attenzione al decreto “Salva Milano.” Cattaneo ha sottolineato l’importanza di un approccio legislativo responsabile e pragmatico per affrontare l’incertezza normativa.
Maurizio Lupi, Parlamentare ed ex Assessore all’Urbanistica di Milano, ha discusso le politiche urbane tra memoria storica e prospettive future. “La città è un organismo vivo, fatto di persone. Non possiamo limitarci a regole statiche: serve una visione che guidi lo sviluppo,” ha detto.
Matteo Papagni, Direttore di ALER Milano, ha illustrato le politiche abitative di Regione Lombardia, soffermandosi sulle sfide della gestione del patrimonio immobiliare pubblico e sull’importanza di progetti integrati tra pubblico e privato.

Il contributo degli esperti
Il professor Angelo Caruso di Spaccaforno, Presidente Onorario del Comitato Scientifico del Master PolisMaker, ha approfondito il rapporto tra la città costruita e lo spazio esistenziale. “La città non è solo un insieme di edifici, ma un contesto vivo che influenza profondamente la nostra esistenza,” ha dichiarato.
Elisabetta Cicigoi, avvocato specializzato in diritto ambientale e coordinatrice dell’Area Diritto del Master PolisMaker, ha discusso le sfide legali del greenwashing nel contesto urbano. “La sostenibilità deve essere reale e non un mero strumento di marketing,” ha avvertito.
Pierluigi Mantini, professore di Diritto Amministrativo e Urbanistico del Politecnico di Milano, ha esplorato il delicato equilibrio tra regole urbanistiche e visione strategica. Ha sottolineato l’importanza di una governance metropolitana per superare le attuali frammentazioni.
Leonardo Salvemini, avvocato e docente, ha trattato il binomio urbanistica e ambiente, evidenziando la necessità di politiche integrate che promuovano sostenibilità sociale ed economica.

Uno sguardo al futuro
La mattinata si è conclusa con un appello corale a promuovere politiche che mettano al centro le persone e la qualità della vita. “Come diceva Giorgio La Pira, la città è un insieme di cuori, non solo di case,” ha ricordato Ferraro. “Il nostro compito è costruire una Milano inclusiva, dove ogni cittadino possa sentirsi parte di una comunità e dove lo sviluppo urbano non sacrifichi i valori umani e ambientali.”
L’evento, a cui hanno partecipato anche molti altri studiosi, politici e rappresentati delle Istituzioni (fra cui il Presidente Nazionale di APPC Vincenzo Vecchio, il Presidente APPC della Martesana Francesco Montinaro e il magistrato Maura Carta, è stato un’occasione preziosa per tracciare nuove rotte verso una città più giusta e sostenibile. La sfida, ora, sarà tradurre queste idee in azioni concrete.

di Marcello Menni

Giuseppe

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