Donne costruttrici di pace in Medio Oriente: le testimonianze dirette di attiviste e negoziatrici

Rita Brudnik-Erlich, coordinatrice dei progetti di Women Wage Peace, dal 2014 il più grande movimento pacifista in Israele; Reem Hajajreh, direttrice di Women of the Sun, associazione palestinese che svolge attività di empowerment femminil; Harazad Akbar, direttrice dell’organizzazione afgana per i diritti umani Rawadari, attualmente in esilio; Hind Aboud Kabawat, fondatrice e direttrice del Syrian Centre for Dialogue, Peace, and Reconciliation.

Sono le quattro donne costruttrici di pace in Medio Oriente che mercoledì 23 ottobre, tra le 15 e le 18.30, presso BiM (viale dell’Innovazione 3, Milano) porteranno le loro testimonianze dirette di attiviste e negoziatrici, di diplomatiche e di costruttrici di pace, in situazioni di conflitto e post-conflitto mediorientali. Testimoni eccellenti che offriranno un’occasione di approfondimento e di dibattito su strategie concrete per la costruzione della pace nei conflitti che attualmente coinvolgono il Medio Oriente. Un evento organizzato dalla rete Runipace-Bicocca, il gruppo di lavoro di studiosi di vari dipartimenti dell’Università di Milano-Bicocca, nato per coordinare ricerche e attività sui temi della pace e organizzare eventi, seminari e lezioni aperte alla comunità accademica, e sostenuto da Fondazione Cariplo.

Il programma

Dopo i saluti della rettrice dell’ateneo, Giovanna Iannantuoni, e delle referenti di Runipace-Bicocca, le professoresse Palmina Tanzarella e Caterina Roggero, si svolgeranno due serie di interviste dal titolo “Donne e negoziati: prove di dialogo col regime talebano in Afghanistan e col regime di Bachar al Assad in Siria” (ore 15.15-16.45) e “Convivere alla ricerca della pace giusta nel contesto israelo-palestinese” (ore 17-18.30). Prevista la traduzione simultanea dall’inglese e dall’arabo.
Nella seconda parte (ore 19.30-20.30) dell’evento il focus sarà incentrato sulle donne in Iran, grazie al reading di “Leggere Lolita a Teheran”, il romanzo di Azar Nafisi, messo in scena dall’attrice Cinzia Spanò, accompagnata al violino.
L’evento è aperto al pubblico. Cliccando qui è possibile conoscere le modalità di iscrizione.

Le protagoniste dell’evento

Sharazad Akbar: è attualmente direttrice dell’organizzazione per i diritti umani Rawadari. Prima del ritorno dei talebani al potere in Afghanistan (agosto 2021) ha collaborato con il governo ed è stata presidente della Commissione indipendente per i diritti umani del suo paese. Ha partecipato ai lavori dei negoziati di Doha per il ritiro statunitense e oggi vive in esilio.

Hind Aboud Kabawat: ha partecipato ai colloqui di pace per il cessate il fuoco della guerra civile siriana mediati dall’ONU tra il 2016 e il 2017. È direttrice dell’Interfaith Peacebuilding presso il Center for World Religions, Diplomacy and Conflict Resolution (CRDC) della George Mason University e fondatrice e direttrice del Syrian Centre for Dialogue, Peace, and Reconciliation di Toronto.

Rita Brudnik-Erlich: è coordinatrice dei progetti di Women Wage Peace, un’associazione israeliana che si definisce il più grande movimento pacifista di base in Israele. Fondata nel 2014 è un’associazione animata da donne, politicamente indipendente, che agisce per prevenire le guerre e promuovere una soluzione non violenta, rispettosa e reciprocamente accettata al conflitto israelo-palestinese, con la partecipazione attiva dell’elemento femminile in tutte le fasi dei negoziati. Collabora assiduamente con l’associazione gemella palestinese Women of the Sun.

Reem Hajajreh: direttrice di Women of the Sun, associazione palestinese che svolge attività di empowerment femminile. Nata nel 2021 ha vari progetti sul campo in Cisgiordania, Striscia di Gaza e Gerusalemme. Collabora attivamente con Women Wage Peace.